Le rose del tirreno

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Percorsi mountain bike

Mountain bike
– Ci sono  una serie di 
percorsi in mountain bike che coinvolgono tutto il territorio di  Falerna.

Tratti marini, tratti di collina, e tratti di montagna fino a oltre 1000 mt. Qualche percorso comprende tutti e 3 i tratti, e consente di godere di tutte le splendide viste qui da noi disponibili. Si parte dalla marina, man mano salendo con opportune pause, fino ad arrivare alla sommità della montagna, da dove sarà possibile godere della vista del golfo di S. Eufemia con tutte le isole Eolie e, talvolta, anche l’E

Percorsi Trakking

Il territorio collinare/montano dei tre paesi    di Nocera Terinese, Falerna e Gizzeria si           presta moltissimo ad attività di trekking

In particolare, presso il Monte Mancuso che coinvolge tutti e tre i paesi, si trovano diversi percorsi tracciati con indicazioni sulla difficoltà e sulla durata. Sono disponibili totem con mappe presso le piazze principali nella parte alta dei paesi.                                           

Qualche percorso comprende tutti e tre i tratti (mare, collina e montagna), e consente di godere di tutte le splendide viste qui da noi disponibili. In alcuni casi si parte dalla marina, man mano salendo con opportune pause, fino ad arrivare alla sommità della montagna, da dove sarà possibile godere della vista del golfo di S. Eufemia con tutte le isole Eolie e, talvolta, anche l’Etna. In montagna poi si snodano diversi tracciati. Ricordiamo che i monte Mancuso supera i 1000 mt e che i paesi di Nocera, Falerna e Gizzeria si trovano tra i 500 e i 700 mt sul livello del mare.
Buone passeggiate…

Percorsi Kiteserf

Gizzeria marina presenta, in molti tratti della costa, una particolare condizione di vento chiamato tecnicamente “termico”, adatto, per diverse ore della giornata, alla pratica del windsurf e del kitesurf. Specialità, quest’ultima, molto spettacolare da vedere per la bellezza dei colori degli aquiloni usati per trainare gli sportivi in giro per il mare sulle loro tavole.

Nel tempo queste spiagge sono diventate riferimento per gli specialisti di questi sport per quasi tutto l’arco dell’anno.

In particolare, le località nei pressi del ristorante La Lampara, ma soprattutto di Pesce ed Anguille, che probabilmente prende il nome dal fatto che ha rappresentato nel tempo un riferimento geografico per l’acquisto appunto di pesce di vario genere, ma anche di anguille, sono oggi i punti di maggior afflusso per questo tipo di turismo.


Falerna

Le origini di Falerna non sono molto antiche; la fondazione risale alla prima metà del Seicento, quando il paese venne edificato dai d’Aquino nell’ambito di una più generale riorganizzazione dei feudi, colpiti da una profonda crisi economica e demografica che aveva indebolito il tessuto sociale ed economico del Principato ed aveva fatto precipitare la popolazione in uno stato di profonda miseria e povertà. Il nuovo centro abitato si sviluppò alle falde del monte Mancuso, sulle terre dove il Principe d’Aquino aveva raccolto alcuni pastori e contadini provenienti da altri paesi.Antiche memorie conservano ancora i nomi    delle prime 30 famiglie, assieme ai loro paesi di origine: Motta S. Lucia, Nocera,              Martirano, Savuto ed una (Spinelli) anche di Nicastro. Il nuovo centro abitato si sviluppò rapidamente, lontano dalla via Popilia,          l’importante arteria voluta dai Romani e        riattivata dai Normanni, caduta poi in          abbandono per mancanza di manutenzione,  ricostruita in seguito dagli Spagnoli per il      servizio postale (Castiglione rappresentava   una stazione di sosta prima di giungere a     Pizzo) e diventata, infine, luogo di transito   per banditi e fuorilegge; ed i nuclei familiari    passarono da 32 nel 1648 a 57 nel 1669,      fino ad arrivare, a 50 anni dalla nascita del    centro a 285 abitanti.  La fase di sviluppo demografico si manifestò per tutta la seconda metà del secolo, e coinvolse l’intero territorio del feudo, tant’è vero che i due centri, Falerna e Castiglione, sul finire del Seicento arrivarono a toccare i 1500 abitanti, contro gli altrettanti di Martirano, i 2000 di Nocera ed i 600 di S. Mango.La dipendenza dal vicino feudo di Castiglione durò poco, e quando le prime famiglie costituirono già un insediamento stabile, a due miglia dal mare, il centro abitato ottenne l’autonomia amministrativa, e nella numerazione dei fuochi del 1648 Falerna figurò da sola.